Da anni seguo la vicenda di Asia Bibi – allora ero nel Consiglio regionale del Lazio – la donna pakistana di fede cattolica che dal 19 giugno 2009 è in carcere per blasfemia. Dopo 3300 giorni, oggi arriverà la sentenza della Corte Suprema. Non c’è nulla di peggio per un cristiano che essere accusato di blasfemia, la “legge nera” che prevede un’unica condanna, quella a morte.
Asia, tu che hai scelto di stare dalla parte di Gesù, con tutta la Chiesa, prego per te… e spero che in molti si uniscano in questa preghiera.
Isabella Rauti
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