di Manuela Emiliani
La politica e la società civile hanno il compito prioritario della prevenzione e del contrasto”
“Le violenze sulle donne non possono essere considerate un fatto individuale e privato ma devono essere affrontate come una responsabilità collettiva e le Istituzioni, la politica e la società civile hanno il compito prioritario della prevenzione e del contrasto. Dopo l’approvazione da parte del Senato della mozione unitaria, avvenuta oggi all’unanimità, con cui si invita il Governo a firmare la convenzione di Istanbul, l’Esecutivo deve procedere alla ratifica del Documento che prevede, per la prima volta a livello internazionale, misure di prevenzione, di tutela in sede giudiziaria e di sostegno alle donne vittime di violenza”. A parlare è la consigliera regionale del Pdl del Lazio, Isabella Rauti, che continua: “La violenza è soprattutto domestica e si consuma tra le mura di casa da parte di partner, compagni o mariti. Ma la legge da sola non basta, la legge è una condizione necessaria ma non sufficiente se non si accompagna l’applicazione della norma con una rivoluzione culturale, di costume, di educazione di genere, di rispetto delle differenze”. La Rauti conclude dicendo che “L’Italia deve aderire alla Convenzione e adeguare la legislazione nazionale, con un provvedimento in grado di fornire risorse e strumenti necessari all’applicazione della Convenzione stessa, che definisce la violenza sulle donne come una violazione dei diritti umani fondamentali e come una forma di discriminazione da contrastare, anche attraverso un meccanismo di rete internazionale in cui nessuna vittima possa sentirsi sola”.
Italia Sera – Violenza sulle donne, Rauti (Pdl)- Firmare la convenzione di Istambul
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