di Renato Pierri
L’Aula della Camera ha dato il via libera unanime alla ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa su ‘prevenzione e lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica’, siglata a Istanbul l’11 maggio 2011. Data da ricordare quella del 25 maggio 2013. E’ anche il giorno del funerale della ragazza di sedici anni, Fabiana Luzzi, accoltellata e bruciata dal fidanzato geloso. Per far comprendere ai nostri politici la necessità di questa ratifica, ci voleva forse la morte orribile di quest’altra martire. E tante ancora saranno le vittime, se non saranno presi provvedimenti seri, efficaci. Prevenzione e lotta. E in che cosa può consistere la prevenzione se non soprattutto nell’educazione? Qualcuno avrà mai spiegato a quello sventurato sin da piccolo, che una persona non è mai nostra proprietà, e tanto meno la persona amata? Prevenzione, promuovendo “la concreta parità tra i sessi, rafforzando l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne”. E come può avvenire questo se non soprattutto attraverso l’educazione?
Il Sole 24 Ore – Le barbarie del femminicidio
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