ROMA – Schiaffi, botte, umiliazioni e insulti. E poi le scuse e la tenerezza, fino al momento della presa di coscienza che la storia è sbagliata e la conseguente denuncia alla polizia. E’ questo il contenuto del video ‘Metamorfosi , “… non chiamarmi amore”’, realizzato grazie alla collaborazione tra un gruppo di talentuosi artisti e il ministero dell’Interno, in particolare con l’ufficio Comunicazione istituzionale e con Isabella Rauti, Consigliere per le politiche di contrasto alla violenza di genere ed al femminicidio. La presentazione è avvenuta in occasione della prima riunione informale tra i ministri dell’Interno dell’Unione europea durante il semestre italiano di presidenza, con l’obiettivo di portare all’attenzione delle istituzioni europee il tema della violenza di genere.
Il video, con la regia di Gilles Rocca, la fotografia di Max Angeloni (in questa occasione anche nelle vesti di produttore) e l’interpretazione di Miriam Galanti, giovane promessa del Centro di sperimentazione cinematografica di Roma, mette in scena il tormento interiore delle vittime della violenza subita nell’ambito di una relazione affettiva. Racconta la storia di un amore sbagliato e di una donna coraggiosa che, con un supporto psicologico e l’impegno delle Forze di Polizia e delle istituzioni, trova la forza di reagire, denunciando il suo persecutore. Non è facile decidere di separarsi da chi si ama, soprattutto se si vive nella paura e nel timore indotto di essere “sbagliate”. Sono questi i pensieri di Daphne, la protagonista del corto: dubbi, domande, ricordi bellissimi, lividi terribili e coraggio di denunciare. Con questa trama il video richiama l’attenzione sull’importanza dell’ascolto delle vittime e del loro coraggio di denunciare, anche sottolineando la vicinanza delle istituzioni e delle Forze dell’ordine.
[Fonte: www.dire.it]
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