(DIRE) Roma, 23 nov. – Fare rete contro la violenza nei confronti delle donne. È lo scopo di quanti oggi a Roma, nella sala Stampa Estera, hanno sottoscritto una Carta d’intenti per dare un concreto segnale di impegno. La costruzione di una rete internazionale di associazioni (How) è l’obiettivo con cui nasce Hands off women, l’associazione presieduta da Isabella Rauti che nella lotta alla violenza contro le donne vede una “responsabilità collettiva e l’urgenza di azioni concrete da parte di tutti”. Rauti ha aperto i lavori con un quadro sulle violenze, fenomeno assai diffuso ma spesso sommerso che richiede “un approccio adeguato”. Per questo la rete, che sarà una vetrina mondiale per denunciare ogni singola storia, non lasciare le vittime sole e per assumere impegni da parte di tutti. Investire nell’educazione di genere, portare avanti una vera rivoluzione culturale: ecco gli obiettivi. Ma anche spiegare come agire attraverso servizi, progetti, operatività. Fare “sistema”. Creare un “dissenso sano che non lasci le donne e le persone indifferenti”. La rete dovrà “fare pressing, promuovere esperienze e conoscenze e rendere più forte la voce di chi non ha voce”. Alla presentazione sono intervenute l’ex ministro Mara Carfagna, Emanuela Moroli (presidente dell’associazione Differenza Donna), Souad Sbai (presidente associazione Acmid) Simona Zanette, amministratore delegato di alfemminile.com, con la quale l’associazione ha stretto una importante partnership, Silvia Mari, vincitrice del premio letterario de Il Messaggero con il racconto ‘ V come Viola’ e molte altre ancora. È stato poi presentato un bando per l’assegnazione di sei borse di studio da 2mila euro ognuna, offerte dalla Fondazione Mario Moderni presieduta da Massimiliano Monnanni, per azioni di comunicazione sociale. Comune anche il sostegno alla petizione per il ‘Premio Nobel per la Pace a Malala’, la quindicenne pakistana gravemente ferita per aver difeso il diritto alla scuola e all’istruzione.
(Wel/ Dire) 13:17 23-11-12 NNN
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