PECHINO – Non capita quasi mai in Cina che un tribunale dia ragione a stranieri in una controversia commerciale con un partner cinese. Quindi è una vittoria straordinaria quella di una donna sola, americana, che si era impegnata nel 2011 in una causa di divorzio contro il marito cinese, famoso e violento.
Un tribunale di Pechino le ha assegnato la custodia delle tre figlie e ha condannato lui, il popolarissimo Li Yang, 44 anni, fondatore della scuola di inglese Crazy English, a pagare 12 milioni di yuan (1,5 milioni di euro) e ad accollarsi le spese per il mantenimento delle tre bambine. Alla lettura della sentenza lei, Kim Lee, si è commossa perché ha rotto un tabù in un Paese ‘che ama e dove ha detto di voler continuare a vivere. Si erano conosciuti nel 1999 e si erano sposati nel 2005 a Las Vegas dopo la nascita della prima bambina. sembrava una storia felice, con lui che tornato in patria aveva aperto la sua scuola che insegna con un metodo non ortodosso. Milioni di cinesi hanno frequentato quei corsi. Poi, nel 2011, Kim ha pubblicato sul suo blog una serie di foto impressionanti con il volto tumefatto, un sopracciglio spaccato e sanguinante, lividi su braccia e gambe. Una settimana dopo il professore andò in tv a scusarsi. Ma la violenza era stata selvaggia e lui non era nemmeno sincero. Dopo poco cambiò tattica, si vantò di non aver mai voluto bene alla moglie, confidò di averla sposata per osservare le tecniche di’ allevamento dei figli di un’americana. AggillnSe che picchiare le donne è una pratica consolidata in Cina. Decine di migliaia di donne cinesi l’hanno presa come esempio. Sul social network Sina Weibo da ieri sperano che l’americana Kim sia diventata la prima donna cinese a sconfiggere in tribunale la violenza di un uomo.
Corriere della Sera – E l’americana fa condannare il marito per le botte subite
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