1. Premesso che
- il fenomeno della violenza fisica, psicologica, sessuale ed economica e della discriminazione subita dalle donne continua a rappresentare un’emergenza sociale a livello internazionale;
- l’Associazione Hands Off Women è nata al fine di eliminare ogni tipo di violenza e coercizione subita dal genere femminile, sia essa violenza fisica che violenza psicologica che possa anche solo limitare i diritti inviolabili della persona ivi compresa la libertà di espressione;
- scopo dell’Associazione è la promozione e la protezione dei diritti umani e civili delle donne, delle bambine e delle adolescenti.
2. Considerati i seguenti provvedimenti a valenza internazionale
- Dichiarazione universale dei diritti umani adottata dall’Assemblea Generale delle nazioni unite il 10 dicembre 1948 (ART.3 recita “Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti”);
- Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination against Women (CEDAW) adottata il 18 dicembre 1979 dall’Assemblea dell’ONU;
- Dichiarazione del Consiglio del 19 dicembre 1991, relativa all’applicazione della Raccomandazione della Commissione sulla tutela della dignità delle donne e degli uomini nel mondo del lavoro, compreso il Codice di condotta relativo ai provvedimenti da adottare nella lotta contro le molestie sessuali;
- Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’eliminazione della violenza contro le donne, adottata nel 1993;
- Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne, risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite 48/104 del 23.02.1994;
- Protocollo opzionale alla Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne, adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 6.10.1999, entrato in vigore il 10.12.1999;
- Risoluzione ONU n.54/134 del 17 dicembre 1999, che proclama il 25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, nel giorno che ricorda l’eccidio delle sorelle dominicane Mirabal da parte della polizia del dittatore Trujillo, avvenuto nel 1960;
nonché le seguenti Risoluzioni e Raccomandazioni per combattere la violenza contro le donne adottate dall’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa:
- Raccomandazione 1450 (2000) sulla violenza contro le donne in Europa;
- Risoluzione 1212 (2000) sullo stupro durante i conflitti armati;
- Risoluzione 1247 (2001) sulle mutilazioni genitali femminili;
- Raccomandazione 1582 (2002) sulla violenza domestica contro le donne;
- Risoluzione 1327 (2003) sui cosiddetti “crimini d’onore”;
- Raccomandazione 1663 (2004) sulla schiavitù domestica”;
- Raccomandazione 1681 (2004) sulla Campagna per combattere la violenza domestica contro le donne;
- Raccomandazione 1723 (2005) sui matrimoni forzati e sui matrimoni in età minorile;
- La Raccomandazione Rec (2002)5 del Comitato dei Ministri agli Stati Membri sulla protezione delle donne dalla violenza adottata il 30 aprile 2002 quale primo strumento internazionale per proporre una strategia globale per prevenire la violenza e proteggere le vittime e tuttora costituisce una delle misure legislative fondamentali a livello europeo in questo ambito, per combattere la violenza contro le donne. I Capi di Stato e di Governo degli Stati membri del Consiglio d’Europa hanno riconosciuto l’importanza della lotta alla violenza contro le donne in occasione del Terzo Summit dei Capi di Stato e di Governo, tenutosi il 16 e 17 maggio 2005 a Varsavia hanno quindi deciso di lanciare una Campagna per combattere la violenza contro le donne, inclusa la violenza domestica, il cui progetto tecnico è stato approvato dal Comitato dei Ministri il 21 giugno 2006 e la Conferenza di avvio che ha avuto luogo il 27 novembre 2006 a Madrid;
- nel 2006 è stata inoltre istituita la Task Force del Consiglio d’Europa per combattere la Violenza contro le Donne, inclusa la Violenza Domestica, che ha il compito di valutare i progressi conseguiti a livello nazionale durante l’implementazione della suddetta Campagna;
- Dichiarazione di Vienna del30 aprile 2008 “Stop alla violenza domestica”;
- Risoluzione del Parlamento europeo del 5 aprile 2011 sulle priorità e sulla definizione di un nuovo quadro politico dell’UE in materia di lotta alla violenza contro le donne;
e che i soggetti sottoscrittori condividono la necessità di:
- eliminare ogni tipo di violenze e coercizioni subite dal genere femminile, siano esse violenza fisica o violenza psicologica che possa anche solo limitare i diritti inviolabili della persona umana ivi compresa la libertà di espressione;
- di includere nel concetto di violenze anche ogni discriminazione e disparità subita in ragione del sesso, dell’età, della condizione sociale, della disabilità, dell’appartenenza etnica, di convinzione filosofica e religiosa, dell’ orientamento sessuale;
- creare una cooperazione internazionale avendo come scopo principale quello di creare un network a livello internazionale tra diverse realtà associative costituite, organismi istituzionalizzati od anche a formazione spontanea e privatistica, che abbiano come finalità comune quella di contrastare il fenomeno della violenza sulle donne nel mondo;
- garantire ed implementare una rete tra i territori locali ed i Centri di accoglienza e di assistenza su tutto il territorio nazionale di appartenenza in grado di muoversi in una logica di integrazione con il fine di mettere gli stessi a disposizione della rete internazionale;
- promuovere ed implementare una rete tra le realtà associative costituite, organismi istituzionalizzati realtà privatistiche od anche a formazione spontanea, presenti a livello internazionale mettendole in collegamento tra di loro al fine di creare integrazione e collaborazione con spirito di solidarietà;
- assicurare lo sviluppo di tutte le professionalità che entrano in contatto con le tematiche della violenza al fine di diffondere sempre di più la cultura dei diritti della persona ed in particolare della donna;
- prevedere una raccolta strutturata su dati e informazioni del fenomeno delle violenze sulle donne nel mondo, far emergere il sommerso e contrastarne la diffusione;
- creare una rete di informazione e divulgazione per le buone prassi da poter richiamare ed applicare a livello internazionale;
- promuovere iniziative volte a rafforzare il ruolo delle donne e la loro specifica individualità soprattutto nei territori in cui non è radicato il principio ispiratore delle pari opportunità e dove il dato della violenza fisica e psicologica è in costante crescita;
- prestare assistenza e protezione alle donne vittime di violenza operando con ogni forma di aiuto e soccorso, anche con le adozioni a distanza.
- promuovere e perseguire l’educazione all’interazione fra le diverse culture dei popoli; promuovere le diverse espressioni culturali, sociali e storiche e collaborare alla preservazione della diversità culturale intesa come ricchezza dell’Umanità.
Si conviene quanto segue:
1. Viene costituita La Rete Internazionale Informale “HOW” rappresentata da tutte le/i firmatarie/firmatari della Carta D’Intenti.
La rete svilupperà azioni coordinate con lo scopo di promuovere e realizzare iniziative per combattere le violenze sulle donne di ogni età nel mondo.
Le/I firmatarie/firmatari aderenti alla Rete Internazionale Informale “HOW” si impegnano a svolgere ogni attività utile per il perseguimento delle finalità condivise ed in particolare:
- intraprendere qualsiasi operazione che di volta in volta sia ritenuta necessaria e con il fine ultimo di intervenire a favore delle donne vittime di violenze nel mondo;
- promuovere e/o sostenere campagne di sensibilizzazione volte alla raccolta di fondi da destinare agli scopi della rete internazionale e per le finalità intraprese;
- pubblicare scrivere, stampare, emettere e far circolare qualsiasi documento, periodico, libro, giornale, trasmissione, film, manifesto, prodotto audio-video ed usare qualsiasi altro mezzo di informazione per la realizzazione degli scopi prefissati;
- svolgere attività di formazione di operatori di settore, attraverso l’organizzazione di corsi, seminari, incontri e convegni.
2. L’Associazione Hands Off Women – HOW per il raggiungimento degli scopi condivisi promuove l’erogazione di borse di studio finalizzate alla realizzazione di comunicazione sociale sul tema dei diritti umani e civili delle donne e delle bambine e corsi di formazione/avviamento al lavoro e iniziative di imprenditoria femminile solidale.
3. I sottoscrittori si impegnano a condividere il lavoro compiuto ed ispirato ai principi di cui alle premesse ed al punto 1 del su esteso atto.
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