di Bice Benvenuti
E’ successo a Modena
Vittima una ragazza di 20 anni, di origine marocchina, “punita” dal genitore
Si è ripetuto il copione, si è ripetuta la solita violenza. Ancora una volta una ragazza dagli atteggiamenti e dai progetti “troppo occidentali” è stata punita da un padre di religione islamica. E’ successo a Modena qualche giorno fa, quando una ventenne di origine marocchina è stata pestata dal genitore, che non vedeva da tempo dopo essere fuggita di casa nel 2008 – la famiglia abita a Brescello, nel Reggiano – per il fatto di non portare il velo e di rifiutare nozze “combinate”.
La giovane è stata assalita e colpita anche al volto dal padre e solo l’intervento di alcuni passanti ha impedito che l’aggressione continuasse. La ragazza era stata presa a calci su tutto il corpo, e all’ospedale di Baggiovara dove è stata portata dal 118 le è stata riscontrata la frattura del setto nasale. La prognosi è di 25 giorni.
A quanto risulta, la ventenne aveva fissato l’incontro con il padre per farsi consegnare documenti lasciati da anni nella casa di famiglia nel Reggiano. Ma in pochi secondi sono riesplose le vecchie tensioni e incomprensioni, fino all’improvvisa aggressione da parte del marocchino alla figlia.
Ora l’uomo è stato denunciato dalla polizia per lesioni aggravate. Un episodio forse annunciato dopo che nel 2008, proprio quando la ragazza anora minorenne si allontanò da casa, si parlò di percosse inferte dal genitore alla figlia “ribelle”. La ragazza era stata poi affidata ai servizi sociali.
A Modena è unanime lo sdegno per un’aggressione avvenuta oltretutto alla luce del sole, che richiama alla memoria quella tragica che nel settembre 2009 avvenne a Novi. Qui perse la vita Shahnaz Begum, 46 anni, pakistana, uccisa dal marito nel cortile di casa mentre il loro figlio aggrediva la sorella di 20 anni. I due uomini di casa, padre e figlio, sono stati condannati in primo grado rispettivamente all’ergastolo e a vent’anni per omicidio volontario in concorso. Per il giudice, avevano progettato insieme di punire le due donne “ribelli”. In particolare, la figlia Nosheen aveva rifiutato nozze combinate ed era sostenuta dalla madre. La ragazza, mesi dopo la brutale aggressione, aveva anche lamentato di essere rimasta isolata dai parenti, come se l’aggressione subita fosse in qualche modo giustificata.
Avvenire – Rifiuta nozze combinate pestata dal padre
[File pdf - 140 Kb]
Stay Connected