A KABUL Si è cosparsa di cherosene e poi si è data fuoco. Non ne poteva più di essere massacrata di botte dal marito, con cui si era sposata un anno fa. È accaduto nella provincia di Herat, a una giovane donna. Ora, la ragazza, incinta, è ricoverata in fin di vita nell’ospedale del distretto di Guzra. Il medico di guardia, Rafiq Sherzai, ha confermato che la giovane, di appena 17 anni, è stata ricoverata con ustioni sul 90 per cento del corpo in condizioni definite «molto serie». A denunciare la vicenda è stata la zia. «È stato un gesto di disperazione. Era distrutta dalle violenze familiari», ha raccontato. Il cugino della giovane, Farid Ahmed, ha rivelato che due giorni fa il marito della donna aveva invitato a cena alcune persone. L’uomo aveva cominciato a lamentarsi della «cattiva qualità del cibo», poi ha cominciato a picchiare la ragazza, spingendola di fatto a compiere un gesto estremo. Il marito è stato arrestato. La violenza sulle donne è allarmante in Afghanistan, a 11 anni dalla caduta dei taleban. L’anno scorso, la Commissione indipendente per i diritti umani ha ricevuto almeno 3mila segnalazioni di abusi sulle donne.
Avvenire – Incinta picchiata dal marito Donna afghana si da’ fuoco
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