Il testo dell’intervento di Isabella Rauti, presidente di Hands Off Women – HOW
Ringrazio Cinzia Pellegrino e il “Dipartimento Tutela Vittime” di Fratelli d’Italia per il lavoro costante che svolge e che ben oltre la maratona organizzata per la ricorrenza di oggi.
Mentre vi parlo, indosso una mascherina sanitaria standard che ho contrassegnato con un segno rosso e lo stesso hanno fatto tutti i parlamentari di FDI sia alla Camera che al Senato, per richiamare l’attenzione su questa giornata internazionale contro la violenza sulle donne ma anche invocando di non limitarsi solo alle celebrazioni della ricorrenza. Con questa iniziativa simbolica, infatti, assunta nelle Aule del Parlamento abbiamo voluto lanciare una campagna di sensibilizzazione che proseguirà – anche attraverso i canali social media del partito – contro ogni violenza, e abbiamo posto l’accento anche su quell’ impennata di violenze domestiche che c’è stata durante il lockdown; un aumento dei casi di violenza sulle donne ma, contestualmente, anche dei casi cosiddetti di violenza assistita da parte dei minori.
Le donne, costrette a vivere con i loro aguzzini, hanno avuto qualche strumento nuovo ed in più per chiedere aiuto, mi riferisco per esempio alle chat ed whattsapp, ma è anche vero che la condizione di restrizione ha reso più difficile chiedere aiuto, e raggiungere fisicamente i Centri Antiviolenza. Vogliamo anche sottolineare e ricordare che la pandemia e il lockdown, oltre all’aumento dei casi di violenza domestica, ha generato una gravissima crisi economica ed occupazionale che ha visto le donne pagare un prezzo altissimo, in termini materiali ma anche psicologici ed ha creato condizioni di dipendenza e perdita di autonomia. Solo un dato tra i tanti: mezzo milione di donne hanno perso il lavoro in questi mesi di emergenza pandemica e questo le rende più dipendenti economicamente e quindi anche più esposte a subire forme di violenza.
Ritorno all’iniziativa presa oggi in Aula dai Gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia ed alla campagna di sensibilizzazione: il segno rosso sulla mascherina richiama il colore del sangue ma anche il colore che viene usato in questa giornata e sempre in ogni iniziativa di prevenzione e di contrasto alla violenza sulle donne. Purtroppo le statistiche sul fenomeno continuano a rivelare dati drammatici e dietro ogni numero – non dimentichiamolo mai ! – ci sono persone, donne ed i loro figli. E non aumentano solo i casi di violenza domestica ma restano spaventosi anche quelli dei femminicidi; la media purtroppo rimane quella di un omicidio di donna ogni due giorni e mezzo/ tre e ad oggi sono già 91 le donne uccise nel 2020.
Aggiungo un altro elemento di riflessione. Oggi pomeriggio nell’ Aula del Senato discuteremo – e mi auguro che approveremo all’unanimità – un importante Disegno di Legge , elaborato nella Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio con il concorso di tutte le forze politiche; si tratta di un Disegno di Legge contenente disposizioni in materia di statistiche sulla violenza di genere, perché mancano rilevazioni dai criteri omogenei e banche dati che siano anche in grado di dialogare tra loro e con le altre banche dati europee. Uno degli scopi è quello di ricostruire l’aspetto anche quantitativo del fenomeno, andando poi anche ad analizzare il profilo, l’identikit dell’autore del reato ed il grado di parentela o di relazione esistente tra l’autore del reato e la vittima sia nei casi di femminicidio che in quelli di stalking e di violenza domestica.
Oggi il nostro Partito ha promosso varie iniziative – compatibilmente con le norme anti covid – sia nazionali che locali contro la violenza sulle donne ed è molto importante che a livello territoriale tutto Fdi sia mobilitato, con iniziative simboliche o lanciate da remoto, ma anche con Mozioni nei Consigli Comunali e Regionali, a testimonianza che in “questa trincea” di prevenzione e contrasto del fenomeno delle violenze sulle donne, siamo non solo sensibili ma sempre molto impegnati e non solo il 25 novembre. Sono tanti i temi ed i problemi interconnessi con il fenomeno di cui parliamo oggi ed è evidente che la politica e le Istituzioni abbiano dei doveri quotidiani. Non dimenticare mai le dimensioni di questo fenomeno che resta ancora molto sommerso, elaborare e prevedere specifiche misure di tutela, di sostegno, di accompagno e di presa in carica delle vittime. E ancor di più oggi che siamo in emergenza sanitaria ed economica e che dobbiamo disegnare le linee della cosiddetta ripartenza; non possiamo prescindere dall’elemento femminile, dalle donne e dalle famiglie che stanno pagando il prezzo esistenziale più alto della pandemia mentre nell’emergenza garantiscono la tenuta sociale del Paese.
Intervento di Isabella Rauti alla maratona on line 25 novembre 2020, contro la violenza sulle donne
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