ROMA, 10 settembre 2013 – “Femminicidio” è un vocabolo nuovo nella lingua italiana, indica nello specifico l’assassinio di una donna. E’ un fenomeno tristemente diffuso che riempie le pagine di cronaca nera. E’ un atto di violenza inaudita ed ingiustificabile. Secondo il rapporto “Eures” in Italia ogni due giorni viene uccisa una donna, spesso nel suo contesto famigliare. Nei primi sei mesi del 2013 nel nostro paese 81 donne hanno perso la vita a causa di liti con il proprio partner o congiunto. La violenza di “genere”, come ormai viene comunemente denominata, sembra non volersi fermare e il mondo dello sport con i suoi valori di lealtà e di rispetto non rimane inerte di fronte alla tragedia.
Marcello Scifoni, vice Presidente della Federazione Italiana Canottaggio, solidalmente con l’intero Consiglio Federale, sta coordinando l’iniziativa che vuole testimoniare la sensibilità del remo verso una problematica dalle vaste proporzioni. “La regata “Via le Mani” è una manifestazione di beneficienza organizzata dalla F.I.C. per avvicinare lo sport del canottaggio ad uno dei tanti problemi che affliggono la nostra Società, la violenza sulle donne. – Afferma l’ing.Scifoni con grande convinzione – “I numeri sugli atti di violenza che vengono compiuti annualmente sulle donne in Italia ogni anno sono semplicemente sconvolgenti, uno tra tutti: 81 donne uccise da gennaio a giugno di quest’anno. Il fenomeno è dilagante e deve essere arginato”.
Cosa può fare lo sport per arginare questo fenomeno? “Manifestare la propria solidarietà e vicinanza e dove possibile dare nuove opportunità di sostegno a quelle strutture che assistono quotidianamente le persone che subiscono atti di violenza. La regata “Via le Mani” nasce proprio con questo intento, sostenere una casa famiglia “Casa Luciana” che si occupa di giovani ragazze madri che sono state in passato sottoposte a situazioni di violenza”. Il Ministero per le Pari Opportunità, Sport e Politiche Giovanili nella persona della senatrice Josefa Idem e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano rappresentato dal Presidente Dr. Giovanni Malagò, lo scorso 11 giugno hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che promuove iniziative per eliminare ogni forma di violenza di genere. Tra queste è stata istituita la settimana per lo “Sport contro la violenza di genere” da svolgersi agli inizi del mese di ottobre.
“Una settimana di eventi sportivi a sostegno delle Organizzazioni che si occupano della difesa delle donne. – continua Marcello Scifoni – La F.I.C. in sinergia con l’Organizzazione internazionale “Hands Off Women” presieduta da Isabella Rauti, propone quindi una regata di canottaggio nel Centro Storico di Roma, sul tratto di fiume in prossimità di Castel Sant’Angelo, riservata alle vogatrici di tutte le categorie. La gara si disputerà in otto Jole su un percorso di 500 metri nei giorni 12 e 13 ottobre. Il presidente del CONI Giovanni Malagò ha concesso il patrocinio alla manifestazione ed anche l’Assessore allo Sport del Comune di Roma Luca Pancalli che si è reso disponibile a fornire tutti quei supporti logistici necessari alla perfetta riuscita della regata”.
Per quale motivo si è scelta la data del 12 e 13 ottobre? “La data del 12 e 13 ottobre è stata stabilita proprio in accordo con il Comune di Roma, in quanto grazie alla concomitanza con la gara ciclistica di fondo che porta a Roma migliaia di persone, la nostra manifestazione potrà usufruire di tutte la rete organizzativa messa in campo (conferenza stampa, spazi e stand riservati nella zona accoglienza, parcheggi riservati per mezzi e carrelli, ecc.). E’ un evento storico e di un’importanza unica – conclude l’ing Scifoni – che mette il nome del canottaggio in grande evidenza rispetto alle altre discipline sportive e conferma gli alti valori morali e sociali che il nostro sport sa degnamente rappresentare. Ci aspettiamo una grande adesione da parte di tutte le atlete appassionate di canottaggio, di qualsiasi categoria di appartenenza, giovani, agoniste, master, per remare tutte insieme questa volta per uno scopo ancora più elevato che va al di là del semplice risultato sportivo”.
[Fonte: www.canottaggio.org]
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