Isabella Rauti, consigliere del Ministro dell’Interno per le politiche di contrasto alla violenza di genere, ha visitato il Centro Antiviolenza “Casa Lorena” di Casal di Principe (CE), che ha sede in un bene confiscato alla criminalità organizzata. Il centro, fondato nel 2012 dalla cooperativa E.V.A. – da oltre 10 anni attiva nel settore della prevenzione e del contrasto alla violenza sulle donne – svolge la duplice funzione di accoglienza e “presa in carico” delle vittime ma anche quella di elaborare strategie di inserimento lavorativo, per favorire percorsi di autonomia ed inclusione delle donne che hanno subito violenza. Il consigliere, intervenendo alla presentazione del libro “Fiore…come me. Storie di vite spezzate” della giornalista Giuliana Covella – organizzata nel Centro, in occasione del Festival dell’Impegno Civile – ha dichiarato: “Casa Lorena rappresenta una ‘buona prassi’ , un modello replicabile sul territorio, nella battaglia contro le violenze sulle donne. “Casa Lorena” ospita storie di sofferenza e speranza di futuro ed é la metafora concreta di un ‘circolo virtuoso’, a cominciare dal luogo fisico e simbolico (un bene sequestrato alla camorra) fino all’impegno quotidiano nell’accoglienza delle vittime e nella promozione all’inserimento lavorativo. La giornata organizzata dal Centro e la rete dei soggetti coinvolti nella manifestazione – ha proseguito Rauti – è la risposta più efficace e ‘di sistema’ al fenomeno diffuso e sommerso della violenza di genere, che va considerata e combattuta come una responsabilità sociale e collettiva. Auspico la celere emanazione – ha concluso Rauti – delle misure contenute nel cosiddetto ‘pacchetto sicurezza’, che, a mio avviso, fornendo mezzi e strumenti ancora più efficienti per contrastare i reati di stalking e di violenza domestica, promuove un nuovo passaggio culturale nella negazione del concetto che la violenza e’ forza e non debolezza”.
[Fonte: www.ilvelino.it]
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