Ogni istante è buono per dire basta alla violenza che tutti i santi giorni, offende, minaccia, spaventa, violenta e uccide un miliardo di donne in tutto il pianeta, continuando a perseguitando le altre, madri, figlie, sorelle, amiche, colleghe di qualcuno, con la consapevolezza che prima o poi toccherà anche a loro, perché il carnefice è spesso lo stesso padre, fratello, amante, fidanzato, marito, collega…
Una consapevolezza che isola, una paura che paralizza, ma domani 14 febbraio 2013, giorno di San Valentino, dedicato a santi, martiri, vittime di stragi, amore, e il 15° anniversario del V-Day, tornerà ad unire le forze di tutte le donne pronte a ballare, marciare e protestare in strade, piazze e luoghi pubblici di 198 paesi con la teatralità del flash mob planetario ‘One Billion Rising‘. V come V-Day, per unire le forze, che a Roma parte alle 11.30 dalla Libreria Liberi di Piazza Santa Maria Liberatrice, poi in Piazza del Popolo alle 12.30, all’obelisco di Trinità dei Monti alle 13, dalla Scalinata Piazza di Spagna alle 16, al Colosseo sotto l’arco di Costantino alle 16.45, al Ponte Mazzini e nel piazzale della Stazione Tiburtina alle 17, al Centro Commerciale Casetta Mattei alle 18, fino alla Casa Internazionale delle donne alle 18.30.
Eve Ensler, scrittrice dei “Monologhi della vagina”, promotrice del V-Day da 15 anni e del “One billion rising”, ha definito il dilagare di questa violenza “uno tsunami, uno tsunami culturale”, che si può affrontare solo restando unite per cambiarne anche la percezione di chi ignora questa realtà. una buona ragione protestare ballando, o anche facendo girare la notizia.
[Fonte: www.06blog.it]
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