Roma, 30 gen. (Adnkronos) – La globalizzazione porta a volte impensati vantaggi. Ad esempio puo’ servire a protestare in maniera planetaria, come avvera’ il 14 febbraio prossimo in tutto il mondo con la manifestazione One Billion Rising. Strike, Dance, Rise! (Svegliati, Balla, Partecipa!). La campagna lanciata da Eve Ensler, l’autrice de “I monologhi della vagina”, nel 15.mo anniversario del V-Day di cui e’ fondatrice, e’ l’invito a un’azione globale. Nasce dalla volonta’ di fermare, in ogni modo e con ogni mezzo non violento, il perpetrarsi della strage in atto sul corpo delle donne di qualsiasi colore. E per chi voglia minimizzare, i dati forniti sono impressionanti. Su una popolazione mondiale di circa 7 miliardi di persone, la violenza riguarda il destino di oltre un miliardo di donne, ragazze e bambine nel mondo, la “razza” piu’ calpestata della terra. Il sito OneBillionRising.org e’ il fulcro organizzativo della campagna. “Quando abbiamo iniziato il V-day 14 anni fa -sostiene Ensler- avevamo l’idea ‘scandalosa’ di poter porre fine alla violenza contro le donne. La nostra attuale campagna rappresenta un’amplificazione globale di quell’idea. Quando il prossimo 14 febbraio un miliardo di corpi si sollevera’ e danzera’, saremo uniti in un’energia comune e in un obiettivo comune e scuoteremo il mondo. Danzare e’ un atto pericoloso, gioioso, sessuale, sacro, distruttivo. Infrange le regole e puo’ accadere in ogni luogo e in ogni tempo. E’ gratuito e nessuna azienda puo’ prenderne il controllo. E’ un atto che appartiene al corpo. E’ trascendente”. (segue)
[Fonte: torino.repubblica.it]
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