L’ha seguita, minacciata, rapita e violentata. Non una sconosciuta, ma la sua ex convivente, la madre di suo figlio di otto anni. Per questo Mohamed C., operaio marocchino di 52 anni, è stato fermato dai carabinieri di Vimercate (Monza) che ora attendono solo la convalida dell’arresto. La storia inizia giovedì mattina, alle 7.15, quando Mohamed si apposta davanti la casa della ex, un’infermiera peruviana di 40 anni che vive a Bernareggio, in Brianza. Quando la donna esce dalla rampa del garage per andare a lavoro, l’uomo entra nell’abitacolo e con un grosso coltello da cucina la minaccia intimandole di andare in una zona di campagna poco distante. Qui, lontano da occhi indiscreti, avviene la violenza. Poi risalgono in auto e l’aggressore la porta nel suo appartamento a Cornate d’Adda, dove la stupra una seconda volta. Alle 14.30, dopo ore di terrore e violenza, si fa riaccompagnare nel paese di partenza e decide di lasciare la donna solo dopo che questa gli dice: «Se mi uccidi nessuno baderà a nostro figlio di 8 anni». Finalmente libera, la peruviana scappa a casa e chiama i carabinieri per raccontare tutto. L’intervento dei militari è da record: mezz’ora dopo individuano Mohamed C. mentre tenta di tornare a casa sua passando attraverso una zona di campagna, e poco dopo in un cestino ritrovano anche il coltello usato per le minacce.
Libero Quotidiano – Sequestra la ex e la violenta per sette ore
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