Scarpe da donna. Tutte in fila lungo la via o disposte alla rinfusa sotto un portico. Spesso rosse come il sangue versato. A volte anonime. Altre con il nome di una donna uccisa scritto a pennarello. Le scarpe come simbolo: un paio per ogni donna vittima di un uomo. Ce n’erano in moltissime città italiane, ieri, per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. E a portarle per strada, nelle piazze, perfino nei cortili, sono stati anche uomini. Le hanno lasciate le donne delle associazioni che da sempre si occupano del femminicidio, certo. Ma anche familiari o amici delle vittime. Le hanno portate ragazzine che di questi temi non hanno sentito altro che un appello in tivù ma anche signore dai capelli bianchi come quella della foto qui accanto (Eidon). Generazione e sesso per una volta non hanno fatto nessuna differenza.
Corriere della Sera – Quel simbolo per unire le generazioni
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