di Marida Lombardo Pijola
L’INIZIATIVA ROMA
Questo sarà un giorno di lutto dedicato a lei che in 10 mesi è stata uccisa 120 volte, e che così paga duramente il fatto di aver liberato se stessa dalla gabbia del suo corpo, di essersi lasciata illuminare dai talenti, di primeggiare sugli uomini, di voler scegliere, lasciare, pretendere rispetto, amore, dolcezza, parità. Sarà un giorno di lotta dedicato a lui che rabbiosamente rivendica ruoli primordiali, e perde la testa, e cerca di fermare lei picchiandola, stuprandola, perseguitandola, uccidendola. Nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne, l’Italia contabilizza le cifre di una strage. Una donna ammazzata ogni due giorni nel 2012, e 139 l’anno scorso. Ottantasei stupri denuncia – Un omicidio ogni due giorni dall’inizio dell’anno ti da gennaio ad aprile, quasi il doppio dell’anno precedente. Decine di denunce per maltrattamenti e stalking. Storie di vite interrotte o sfigurate, quote infinite di dolore, figli espropriati dell’infanzia, un’emergenza sociale, una vergogna, un primato ripugnante nelle graduatorie del mondo occidentale. Morire a ogni età, in ogni classi sociale, in ogni area, più del 70 per cento delle volte per mano dell’uomo che si è amato. Morire di un delitto che qualcuno si ostina a definire «passionale», piuttosto che delitto d’odio, di possesso violato, di vendetta, di rabbia e disamore, ciò che è. Morire di coppia, più di quanto le donne tra i 16 e i 44 anni non muoiano di incidenti odi cancro. Essere uccise in famiglia più di quanto non si venga uccise dalla malavita. Morire davvero oppure solo dentro, di botte, di stupro, di sevizie psicologiche, di stalking, mentre un contagocce di denunce segnala poco e niente di un oceano che nessuno è grado di esplorare. Perché nel 90 per cento dei casi lei non lo denuncia. E’ sola, ha paura, e non si sente supportata neppure dallo Stato. Eppure qualcosa comincia a far sobbalzare la coscienza collettiva. Dichiarazioni, manifestazioni, iniziative in tutt’Italia. «Il contrasto alla violenza sulle donne è priorità assoluta nell’azione internazionale dell’Italia», assicura il ministro degli Esteri, Giulio Terzi. Ergastolo, chiede il primo disegno di legge sul femminicidio. Che venga qualificato come un delitto contro l’umanità. Si tratta di eccidio selettivo. Una strage di genere. Un orrore.
Il Messaggero – In piazza per fermare la strage delle donne
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