(9Colonne) Roma, 14 feb – Il giorno di San Valentino in tutto il mondo si celebra la giornata contro la violenza sulle donne, promossa dall’iniziativa “One Billion Rising” lanciata dall’autrice de “I monologhi della vagina” Eve Ensler. A Roma le donne sono scese in piazza per un flash mob con la coreografia “Break the chain”, un ballo collettivo contro gli abusi sulle donne: “La danza non mente, la danza è liberatoria, è linguaggio del corpo, è un modo per affermare che le donne non si toccano” così si esprime in piazza di Spagna l’organizzatrice della manifestazione a Roma, Isabella Rauti, presidente della onlus “How – Hands off Women”. Riguardo alle leggi nate per difendere i diritti delle donne sembra non avere dubbi: “Ci sono paesi dove non esistono leggi sulle violenze sessuali, e dove ci sono andrebbero potenziate, bisogna educare fin dalla scuola a relazionarsi in modo non violento; il governo italiano, qualsiasi esso sia, deve mantenere fede alla firma della Convenzione di Istanbul – prosegue la Rauti – le istituzioni spesso per mancanza di fondi e lentezze burocratiche arrivano dopo le associazioni, gli stessi media si devono impegnare su questo tema, bisogna richiamare l’attenzione sulle violenze, fisiche e psicologiche, che vengono effettuate all’interno delle famiglie e dare risorse alle strutture che si occupano delle donne vittime “. Inoltre l’organizzatrice sostiene che “per lavorare bene e studiare delle politiche efficaci abbiamo bisogno di dati statistici oggettivi e non stime, è necessaria una rivoluzione culturale di costume e mentalità dal momento che la violenza è un fenomeno che troppo spesso avviene all’interno di coppie, quasi sempre come tentativo di ripristinare gerarchie di genere ormai superate; in questo caso ognuno deve fare la propria parte: le donne devono denunciare, gli uomini seguire percorsi di recupero che vengono effettuati in centri specializzati”. (PO / SEGUE)
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